di Gustave De Beaumont
traduzione a cura di Roberto Gatti
Gustave de Beaumont, Marie o della schiavitù negli Stati Uniti (1840), traduzione a cura di Roberto Gatti, Morlacchi Editore, Perugia, 2024
PRESENTAZIONE
di Roberto Gatti
Romanzo tradotto e curato per la prima volta in Italia attingendo all’edizione del 1840, da Roberto Gatti, con Introduzione di Mario Tesini, è una delle prime forme sistematiche di romanzo-inchiesta, perché alla storia dell’amore tra i due protagonisti, Maria e Ludovico, si affianca lo spassionato commento della situazione delle classi e dei loro rapporti nell’America nel periodo cruciale della sua formazione.
La chiave di lettura del testo è chiara fin dall’inizio: Beaumont, amico di una vita e compagno di viaggio di Alexis de Tocqueville in America (1831-1832), si schiera, con toni talvolta più severi di quelli dell’amico, contro lo sfruttamento della popolazione di colore e contro lo scempio compiuto dagli Americani nei confronti degli Indiani. In questi due registri tematici, ma soprattutto nel secondo, cioè nell’analisi dell’assetto sociale [état social] degli Stati Uniti di allora, sta l’attualità del libro, visto che vi possiamo trovare una lucida anticipazione dei problemi, e anche dei drammi, degli USA quando era in pieno svolgimento la creazione dello Stato e il consolidamento della società civile, a qualche decennio di distanza dallo scoppio della guerra civile.
Da questo libro di Beaumont, al suo tempo scrittore politico di risonanza europea ed esponente parlamentare di rilievo nella Francia di Luigi Filippo e della Seconda Repubblica, ci arriva oggi una testimonianza ancora viva delle radici della storia americana, in cui la tenera e commovente vicenda dei due protagonisti si snoda accanto a quella delle istituzioni e delle forme della vita quotidiana di allora.
PER CONOSCERE GUSTAVE DE BEAUMONT (1802-1866)
- Ceretta M. - Tesini M. (a cura di), Gustave de Beaumont. La schiavitù, L’Irlanda, la questione sociale nel XIX secolo, FrancoAngeli, Milano, 2011, con contributi di M. Tesini, F. Mélonio, A. Noto, L. Guellec, S. Chignola, M. Nacci, T. Garvin, M. Ceretta, M. Drolet, D. Thermes, M. Truffelli, M. Porzio, C. Welch, G. M. R. Franzinetti, M. T. Pichetto, G. M. Bravo, D. Letterio.
- Clignet R., Frères jumeaux, frères ennemis. Le trajectoires littérarires divergentes des œuvres de Tocqueville e de Beaumont, “La Revue Tocqueville”, 22, 1, 2001
- Drescher S., Tocqueville and Beaumont on Social Reform, Harper&Row, New York 1968
- Gallino F., “All but the Forme is Serious”. Slavery, Racism and Democracy, in Marie di Gustave de Beaumont, in “Annals of the Fondazione Luigi Einaudi”, LIII, June 2019, p. 102.
- Guellec L., Marie, romanzo? Le lezioni letterarie di Gustave de Beaumont, in Ceretta M.-Tesini M., cit.
- Jardin A., Alexis de Tocqueville (1805-1859), tr. it. di V. E. Parsi, Jaca Book, Milano 1994 (con riferimenti molto ampi a Beaumont e ai suoi rapporti con Tocqueville)
- Jullien D., Récits du nouveau monde: les voyageurs français en Amérique, de Chateaubriand à nous jours, Nathan, Paris, 1992
- Kohn M., The Other America: Tocqueville and Beaumont on Race and Slavery, “Polity”, 35, 2002
- Cossu-Beaumont, Postface a Marie ou l’esclavage aux États-Unis, ed. Aux Forces de Vulcain, Paris 2014
- Nacci M., L’America di Gustave de Beaumont, in Tocqueville e l’occidente, a cura di Thermes D., Rubbettino, Soveria Mannelli 2012
- Pierson G. W., Tocqueville and Beaumont in America, Oxford, University Press, New York, 1939
- Rémond R., Les États-Unis devant l’opinion français (1815-1852), Armand Colin, Paris 1962
- Schaub D. J., Perspectives on Slavery: Beaumont’s Marie and Tocqueville’s Democracy in America, “Legal Studies Forum”, 22, 4, 1998
- Schmidt N., Abolitionnistes de l’esclavage et reformateurs des colonies 1820-51, Karthala, Paris, 2000